Residenza 2022

23 luglio - 29 luglio 2021

La seconda edizione di Casa Walser ha visto protagonisti dieci artiste e artisti provenienti da diverse aree d’Italia. Il team di organizzatori ha affiancato il gruppo per l’intera settimana, accompagnandolo in una riflessione comune sul luogo e le sue potenzialità, affidandosi talvolta all’immancabile contributo di ospiti esterni, esperti nei campi delle pratiche sociali e della produzione artistica in ambiente, piuttosto che di botanica, scienze forestali, clima, architettura e antropologia della montagna.
Tra le chiacchierate con Gabriella Anedi (curatrice di Muse Diffuse) e Anna Maria Linty (architetto specializzata in case walser), le attività proposte da Nicholas Ferrara e Annalisa Zegna (artisti di Spazio HYDRO), la conferenza di Luca Mercalli (meteorologo e divulgatore scientifico) e Michele Freppaz (docente e ricercatore nivologo) e le escursioni con Linda Biella (artista) e Francesco Pastore (ricercatore forestale), il gruppo di artisti ha alternato una ricerca itinerante lungo i sentieri di montagna ad attività e interventi più sedentari, coinvolgendo lo spazio limitrofo alle baite di Hòbelté.

Ogni mattina lo spunto iniziale per la giornata aveva luogo in un’area ben precisa, uno spazio che fin dal primo giorno è stato individuato come spazio di riflessione, da liberare dalle macerie per rendere ri-abitabile: il perimetro delle fondamenta della quarta baita del villaggio, crollata molti anni fa, coperto da travi di legno spezzate, ortiche e altre erbacce.  
Questo luogo di “assenza” è diventato il luogo centrale dell’intervento collettivo realizzato dal gruppo che, giorno dopo giorno, ha spontaneamente intrapreso un’attività paragonabile ad uno scavo archeologico, con il duplice obiettivo di liberare un nuovo spazio da abitare e di realizzare un archivio immaginifico, catalogando minuziosamente gli oggetti emersi dagli scavi (brandelli di scarpe o di borse in pelle, stoviglie e contenitori metallici arrugginiti, bottiglie di vetro, frammenti di utensili in ceramica, ecc…).

Le giornate erano scandite dai tempi naturali dettati dalla luce e avanzavano con una routine mai monotona. Il gruppo ha quotidianamente unito alle attività e ai momenti di riflessione collettivi varie azioni condotte individualmente o a piccoli gruppi, come l’esplorazione, la ricerca o la realizzazione di oggetti, gli interventi sul luogo. Non sono mancati gli esperimenti culinari con le materie prime locali, i giochi di gruppo e le letture serali attorno al fuoco.

L'archivio delle rovine

Tra le attività che hanno caratterizzato la residenza 2022 c’è sicuramente quella dello “scavo archeologico” e dell’archivio degli oggetti trovati.

Si tratta di un’azione collettiva portata avanti per tutta la durata della residenza, nata quasi spontaneamente dall’esigenza di rendere ri-abitabile lo spazio vuoto lasciato dalla baita padronale, crollata molti anni fa.

Ogni cosa emersa dallo scavo ha trovato una nuova collocazione o scopo: le ortiche sono diventate ingredienti per zuppe o tisane, le travi di legno hanno alimentato il fuoco delle serate, le pietre sono ritornate ad essere materiale di costruzione per muri a secco e livellamenti del terreno, ma soprattutto i moltissimi oggetti, vecchie stoviglie, scarpe e borse in pelle, contenitori, piccoli e grandi oggetti di vario genere, hanno trovato nuovi significati e nuova vita all’interno di un archivio cartaceo. 

L'attività con Spazio Hydro

Annalisa Zegna e Nicholas Ferrara (di Spazio Hydro) ci hanno tenuto compagnia per un’intera giornata durante la residenza dello scorso luglio.

Ci hanno guidato in varie attività lungo il sentiero, aiutandoci a percepire lo spazio circostante in modi diversi.
Sostituendo al senso della vista l’interazione reciproca e osservando da vicino i dettagli, abbiamo sperimentato metodi alternativi di attraversare il sentiero che porta da Hòbelté ad Alpenzu Grande.

Hydro è uno spazio di sperimentazione culturale e sociale. Si trova sulle sponde del torrente Cervo, all’interno di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto a Biella.
Annalisa Zegna e Nicholas Ferrara curano per Hydro il progetto “Fluviale”, un laboratorio collettivo, un programma pubblico e interdisciplinare che assume il fiume Cervo come elemento chiave per approfondire la relazione con il territorio urbano ed extraurbano del Biellese.

La camminata al Col Pinter

Tra le attività conclusive della residenza c’è stata la camminata verso il Col Pinter, a 2777 metri s.l.m.

Durante la camminata Linda Biella (artista visiva) ha proposto ad ogni partecipante di restare in silenzio per tutto il percorso, prestando attenzione ai compagni e alle compagne, rispettando il passo di tutti in fila indiana, nel di vivere la montagna come tutti i più grandi alpinisti hanno insegnato, non solo osservando il paesaggio, ma anche ascoltandolo e fidandosi l’un l’altro/a.

Dopo una sosta sulle sponde dei laghi oltre il colle, sulla via del ritorno Francesco Pastore (guida escursionistica e dottore forestale) ha condotto un’escursione naturalistica nel paesaggio di alta quota, tra erbe e arbusti, mirtilli, fiori, insetti, stambecchi e marmotte, mettendo a disposizione le sue approfondite conoscenze nell’ambito forestale e nella biodiversità della montagna.

Artiste e artisti partecipanti

Cristina Materassi

Davide Robaldo

Ilaira Defano

Liu Bokhang

Sara Cortesi

Flaminia Cicerchia

Igino Di Fraia

Marta Caproni

Eleonora Ballario

Stefania Balocco

E con la partecipazione di

Annalisa Zegna
Artista visiva

Francesco Pastore
Guida escursionistica e
Dottore Forestale

Nicholas Ferrara
Artista visivo

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