È online il crowdfunding per sostenere le attività di Casa Walser 2024.
Facendo una donazione a supporto del progetto potrai ottenere vari contenuti come sticker, cartoline e il mazzo di carte originale CW.
DONANDO ALMENO 30€ PUOI RICEVERE ANCHE UNA COPIA DEL CATALOGO 2023.
Solo 50 copie disponibili!
Per scoprire come ottenere il catalogo e gli altri contenuti contattaci via mail all’indirizzo [email protected], verrai ricontattat* dal nostro team per organizzare la consegna a mano o la spedizione.
Il catalogo è un racconto di tutte le attività svolte durante la stagione 2023: la residenza artistica, gli eventi espositivi temporanei lungo i sentieri delle Migrazioni Stagionali e le collaborazioni fatte con artiste, artisti e piccole realtà che ci stanno a cuore.
Il 2023 è stato un anno pieno, ricco di incontri e attività che hanno portato il progetto a crescere sotto un punto di vista umano, collaborativo e artistico. La pubblicazione stessa del catalogo fa parte di questa crescita che ci vede compiere un primo passo verso l’autoproduzione editoriale. Noi ci riteniamo soddisfatti e ci auguriamo che tutte e tutti voi siate curiosi di scoprire qualcosa di più sul nostro progetto attraverso la buona vecchia carta stampata.
Il catalogo e tutte le iniziative della stagione 2023 sono stati resi possibile grazie al supporto di:
e di chi in questi tre anni ha preso parte alle attività di Casa Walser.
Al termine della stagione 2022 abbiamo deciso di applicare al bando del Corpo Europeo di Solidarietà a sostegno di progetti proposti da gruppi informali. Cogliendo l’occasione di rispondere ai quesiti del bando, abbiamo riunito alcuni punti cardine del nostro progetto all’interno del documento STATUTO DEGLI INTENTI
European Solidarity Corps e Agenzia Italiana per la Gioventù hanno accolto la nostra proposta mettendo a disposizione del progetto un budget grazie al quale abbiamo potuto realizzare le due fasi (inarpa e désarpa) della seconda edizione di Migrazioni Stagionali e la settimana di Residenza d’Artista. Sempre grazie al loro sostegno siamo riusciti a realizzare il catalogo che racconta l’intera stagione 2023.
Casa Walser è da tre anni un progetto autofinanziato, per poter continuare a proporvi nuovi progetti, sostenere i costi di mantenimento dello spazio e per incrementare la produzione di nuovi contenuti editoriali e multimediali, chiediamo il vostro aiuto!
Consideriamo l’apertura della raccolta fondi come un modo per permettere a chi crede nelle finalità e nelle ambizioni del progetto di contribuire alla sua crescita; abbiamo tante nuove idee che ci piacerebbe realizzare insieme.
«Casa Walser è un progetto culturale e uno spazio di condivisione e ricerca in alta quota. Nato nel 2020 dall’incontro di interessi e passioni tra gli amici Giovanni Bovolin, Fede- rico Zamboni e Brenno Franceschi, il collettivo si è ampliato successivamente con la partecipazione di Marzia Sperandio, Linda Biella e Alessia Giordano.
Propone nuove forme dell’abitare la montagna, promuovendo un’indagine collettiva e trasversale del paesaggio che assuma uno sguardo critico dal punto di vista naturalistico, antropologico, architettonico e archeologico.
L’intento del progetto è di aprire le porte dell’antico villaggio walser Hòbelté ad artiste e artisti per dare loro la possibilità di ampliare gli orizzonti della propria ricerca a favore di un arricchimento personale, ma anche reciproco con il luogo. Durante il periodo di residenza, ci affidiamo alle conoscenze di esperti in vari ambiti, sia scientifici che umanistici, per scoprire una sinergia tra gli elementi naturali – bios – e gli elementi artificiali – antropos – che convivono nel paesaggio di montagna.
La pratica del camminare lungo il sentiero che attraversa il villaggio si coniuga con l’esperienza abitativa collettiva di un luogo statico: spostandosi è possibile modificare il proprio sguardo, così come vivendo a Hòbelté è possibile prendere parte alla trasformazione del luogo.
Le baite in pietra e legno, edificate circa tre secoli fa dalle popolazioni Walser, sono casa di racconti, immagini e ispirazioni durante le residenze artistiche annuali. Oltre a queste, le rovine della quarta casa del villaggio, il cui crollo risale al secolo scorso, offrono la possibilità di rielaborare il vuoto lasciato. In questo luogo, le suggestioni e gli elementi che si incontrano diventano archivio di oggetti trovati, raccolti, descritti e disegnati o costruiti.»