Erne spontanee, cucina e ritualità

Cucinare a Hòbelté non è semplice: gli spazi interni sono piccoli, la corrente elettrica non c’è, le persone a cui preparare il pasto sono tante. Quando la pura necessità diventa un gesto consapevole, la cucina si riappropria di una dimensione perduta legata alla ritualità presente nella convivialità. Grazie anche all’esperienza di alcuni membri del gruppo, la preparazione dei pranzi e delle cene ha acquisito uno spazio centrale. 

Una cucina fatta di ingredienti semplici, come erbe spontanee autoctone, è una cucina collettiva e consapevole, in cui è necessario organizzarsi e muoversi nel territorio per riconoscere, annusare, raccogliere, pestare e cucinare le diverse piante. Altri ingredienti fondamentali sono il latte e i suoi preziosi derivati, esempio dei molteplici prodotti tipici della montagna. Questi, come verdure, frutta e farine, vengono in parte acquistati direttamente da pastori e agricoltori locali e trasportati fino al villaggio di Hòbelté nei nostri zaini. La cucina non è soltanto un rituale che avviene all’interno del gruppo, ma è anche occasione di scambio coscienzioso e conoscenza delle tradizioni locali. 

La romice, il tarassaco, la piantaggine, la pimpinella, il timo selvatico, l’achillea, il farinello, l’ortica sono alcune delle piante sempre presenti nei pasti consumati in residenza.
A Hòbelté la cucina è una pratica rituale e sinergica, regolata da semplicità e lentezza, che insegna a riconoscere, selezionare, valorizzare e condividere.

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