Punto di vista
Federico Zamboni
Fotografie analogiche
Abitare il paesaggio insieme durante la residenza ci ha consentito di compiere un’azione di rivoluzionaria trascendentalità: l’osservazione e la percezione di un soggetto da un unico punto di vista, tramite un solo sguardo, lo sguardo del gruppo.
L’esperienza di condivisione e comunità ha generato, partendo da un gruppo di individui diversi fra loro, un corpo simbiotico con un unico sguardo collettivo. L’oggetto dell’osservazione, il paesaggio naturale, ha così assunto una forma condivisa.
Così come le fotografie mostrano tante differenti sfumature dello stesso soggetto, anche il paesaggio osservato da chi ha partecipato alla residenza ha generato un effetto analogo: ognuno di noi ha percepito varie sfumature che hanno fornito l’elemento chiave della riflessione e del dibattito, le sfumature del modo di abitare la montagna, di viverla insieme e di raccontarla, del percepire gli elementi naturali circostanti e cogliere il significato del dialogo costante che essi intrattengono vicendevolmente.