Erbario Urbano
Simone Scardino
Con la collaborazione di Francesco Pastore, Progetto Diogene, Orto Botanico di Torino e il team di Casa Walser
2022
archivio botanico
“E.U. vuole contribuire alla costruzione di una conoscenza più profonda delle specie che coabitano con noi umani all’interno dell’ambiente che consideriamo come quotidiano, la città, dimensione sociale e nicchia ecologica dove custodiamo la nostra identità, singola e/o collettiva.
Intende promuovere un rapporto di condivisione dell’ambiente urbano nel tentativo di abbattere, o quantomeno limare, la separazione di ciò che, a livello di specie, intendiamo come esterno (da noi) ed interno (a noi).”
L’erbario per definizione è il tentativo dell’uomo di catalogare le diverse specie vegetali, dello studioso che si muove in ambienti ricchi di biodiversità. L’Erbario urbano invece cambia prospettiva, riduce l’obiettivo visivo focalizzandosi sulle piante che entrano di getto nel nostro quotidiano: le piante spontanee che colonizzano la città. Alla base del progetto c’è un cambio di prospettiva, un diverso modo di pensare lo spazio. Le piante che proliferano nella città abitano il residuo, il luogo marginale, si formano tra i sanpietrini e i buchi dei marciapiedi. Il primo sforzo dunque è legato all’osservazione, a dare peso a quella che sempre è stata definita erbaccia, malerba.